Ha conquistato il Santucce Storm Festival ma il “bottino” lo devolve in beneficenza. Davide Bottiglieri, giallista, con “Prove per un requiem” si è aggiudicato i cinque chili di libri in palio per il vincitore del concorso che ha ormai travalicato i confini di Castiglioni. Bottiglieri, salernitano, ha inviato un messaggio all’assessore alla cultura Lachi per annunciare la decisione per “dare un personale contributo alla diffusione della cultura e un aiuto a realtà più in difficoltà”. Bottiglieri rileva il ruolo di Castiglioni in ambito cultura e osserva: “Questa manifestazione è il fiore all’occhiello di una città già molto amica della cultura. Da ‘forestiero’ trovo straordinaria l’abbondanza del calendario culturale” e “la volontà di portare a termine la kermesse, nonostante le difficoltà della la dice lunga sull’attenzione che l’amministrazione rivolge alla cultura. I risultati sono evidenti: la città si presenta come una vera bomboniera”. Lachi gongola e incassa un altro successo proprio nell’anno del Covid.
È lo scrittore salernitano Davide Bottiglieri ad aggiudicarsi la sesta edizione della nota kermesse letteraria di Castiglion Fiorentino, con il thriller Prove per un requiem, edito da Les Flâneurs Edizioni.
“Cambia la formula ma il fine è sempre lo stesso: l’invito alla lettura. Ecco perché anche quest’anno il premio della sesta edizione del Premio Letterario “Santucce Storm Festival” sarà il consueto pacco da 5 chili di libri”. Così l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi, aveva annunciato la data della serata conclusiva del Premio che si è tenuta online, sabato 6 marzo alle ore 17. A moderare la serata di premiazione è stata Francesca Scartoni. Ospiti dell’evento: l’assessore alla Cultura Massimiliano Lachi, il presidente ICEC Fabio Bidi, la consigliera comunale Rosanna Martini (curatrice della manifestazione), oltre ai giurati Franco Angori, Adelma Banchetti, Mario Gallorini, Riccardo Lestini, Daniela Panariello e Maria Saccà.
Davide Bottiglieri aggiunge così l’ennesimo premio a una bacheca già ricca di riconoscimenti. Scrittore e poeta, vincitore del Premio Letteratura Italiana 2014 e del Premio Adriana Paulon (Sez. Giovani del Premio Internazionale “Un Solo Mondo”), con la Les Flâneurs Edizioni pubblica nel 2016 una raccolta di racconti fantasy per ragazzi dal titolo Le Cronache di Teseo e, l’anno successivo, il suo romanzo d’esordio Omicidi in si minore, fortunato noir che gli vale la finale al Concorso Lampi di Giallo, la segnalazione al Premio Culturale Nazionale “La Scapigliatura – Milano Bohemienne”, il Premio Speciale Giuria del Concorso Letterario Argentario, il Premio Autore del Premio Letterario Internazionale Holmes Awards, la Menzione d’Onore del Premio Letterario Città di Ladispoli e il terzo posto nel Concorso Letterario Talenti Vesuviani. Con Omicidi in si minore Bottiglieri diventa uno degli scrittori di punta della casa editrice che gli accorda la realizzazione di una graphic novel ispirata al libro, ad opera del fumettista Salvatore Parola. Nel dicembre 2018 pubblica l’atteso sequel, Prove per un requiem, con cui conquista la finale del Premio Letterario Residenze Gregoriane e del Premio Melagrana. Intanto gli viene affidata la direzione artistica di eventi culturali salernitani come CinemAzioni per i diritti sociali e il Premio SalernoLibri & Booktrailer della rassegna SalernoLibri, curata dal dott. Antonio Angieri.
Le numerose ristampe e le brillanti presentazioni in storytelling lo portano su giornali nazionali e locali come Il Mattino, Le Cronache, La Repubblica e testate internazionali come AmericaOggi, Oggi7, La Voce di New York, con una menzione sul sito ufficiale dell’Agenzia Internazionale Stampa Estero.
“Sono felicissimo del premio”, commenta Bottiglieri, “Ricevere un riconoscimento da una giuria così preparata è morivo di orgoglio. Conosco bene il Festival, attraverso il quale ho avuto il piacere di scoprire una realtà come Castiglion Fiorentino, incredibilmente amica della cultura. Città e amministrazioni come quella castiglionese dovrebbero essere prese da esempio: il loro sforzo per promuovere l’arte, con tutte le difficoltà collegate alla pandemia, è ammirevole. L’importante partecipazione alla kermesse fa capire quanto l’intera città sia educata alla cultura, specchio di una società che funziona. Auguro al Festival una vita lunghissima e, a chi lo cura, la possibilità di ricevere tutte le soddisfazioni e i riconoscimenti che merita”.