“La relazione tra l’Assassino e Ljudevit si avvicina a quella del mentore e del suo allievo: con i suoi misfatti, il colpevole ha aperto una breccia del mondo interno dell’ispettore e lo ha costretto a seguire sentieri finora sconosciuti o addirittura tabù per lui. L’ispettore Alecsandri fa un viaggio interiore per scoprire molte cose di sé, rimosse o tenute sotto controllo e l’Assassino gli fa da Virgilio nella traversata del suo inferno personale. Questo tipo di rapporto è abbastanza raro: non mi ricordo di molti villain che manipolino così il loro antagonista, invece di preferire di ucciderlo.”
Si ringrazia il gentilissimo Yannick Roch per la graditissima recensione.
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