“Il gioco dei delitti passa quindi in secondo piano rispetto all’acquisizione di un’abilità strategica da parte del protagonista che si comincia a confrontare da pari a pari con la sua nemesi che, in fondo, altro non è che il suo riflesso speculare, ma di colore opposto. Di qui la dinamica nuova del gioco che comporta anche la capacità di sacrificare dei pezzi importanti in vista della possibilità di acquisire una posizione di vantaggio nelle fasi successive del gioco.
[…]Prove per un Requiem è un romanzo più complesso che prende corpo in meno pagine rispetto al precedente, senza per questo rinunciare a sequenze descrittive e a momenti di grande suggestione atmosferica.
[…] Un testo meno innocente di quanto non appaia e ricco di intriganti spunti di riflessione, oltre che maledettamente appassionante. “
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