“Scrivere è per me un’emozione particolare, complessa oltremodo perché in continua evoluzione. Ho capito di esserne dipendente cinque o sei anni fa, quando la scrittura si era scoperta un mezzo con cui potevo parlare di me come invece non riuscivo in altri modi. Sentivo l’esigenza di scrivere e l’astinenza qualora non avessi il tempo di farlo. Allora le sensazioni erano completamente diverse da quelle di adesso: era come entrare in una stanza in disordine, con poca luce e osservare attentamente ciò che mi circondava.”
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